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Lun Gen 03, 2011 5:25 pm Da Admin
www.biotecnologie.unifi.it
http://www.med.unifi.it/cmpro-v-p-440.html
http://bioteckandco.altervista.org/
http://www.nature.com/nbt/index.html
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Importanza del settore biotech in Italia
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Importanza del settore biotech in Italia
Vi posto questo articolo che ho scovato in rete...devastante o incoraggiante? a voi la parola.. scatenatevi
Importanza del settore biotecnologico in Italia
Il settore biotech in Italia è molto importante ma fatica a trovare i fondi, ma la Lombardia punta molto su questo settore
Emma Bonino si è schierata a difesa del settore biotecnologico italiano: “Sono necessarie forme di aggregazione, di consorzio. Bisogna unire i servizi, mettere in comune ad esempio la parte logistica o promozionale. Nessuno da solo può raggiungere risultati competitivi sulla scena internazionale”. Secondo i dati del rapporto “Biotecnologie in Italia 2007” (di Blossom Associati) il settore biotech è un settore importante. E' costituito da 22 imprese operative (di cui il 76% sono piccole) che occupa più di 14.000 addetti e che fa registrare ogni anno oltre 4 miliardi di euro di fatturato e 1,2 miliardi di euro di investimenti in Ricerca e Sviluppo. Ed è proprio negli investimenti che il settore biotech incontra i maggiori ostacoli. Vi è la difficoltà di trovare i fondi e anche nel tradurre in chiave imprenditoriale i risultati ottenuti dalla ricerca in laboratorio. Ed Emma Bonino dichiara che nella Finanziaria ci sarà poco spazio per la ricerca.
La Regione Lombardia invece punta molto sulle imprese biotecnologiche e lo fa attraverso Next (un fondo gestito da Finlombarda gestioni). L'Ultimo investimento riguarda Top, società nata nel 2006 come spin-off universitario, fondata da Adriana Maggi e Paolo Ciana dell’Università di Milano, che si occupa di sviluppare prodotti modificati geneticamente per favorire la ricerca dell’attività di nuovi farmaci e prodotti tossici presenti nell’ambiente o nella catena alimentare. La società quindi lavora sulla ricerca transgenica e sull'inserimento nel genoma degli animali di un gene che solo in presenza del farmaco o del composto in studio produce una proteina che può essere misurata. “L’idea che sta alla base di Top ha accompagnato la nostra ricerca per un lungo periodo. Basti pensare che la prima deposizione del brevetto risale al 2000 e che la pubblicazione sul nostro primo prototipo risale al 2001. Di recente, grazie alle numerose collaborazioni private e ai cambiamenti avvenuti nel mondo della diagnostica per l’analisi dell’immagine, il valore della nostra invenzione è apparso chiaro alla comunità scientifica e siamo riusciti a iniziare un percorso che cporterà allo sviluppo anche industriale di un prodotto nel quale crediamo moltissimo”. Alberto Trombetta, investment manager del fondo Next, condivide questo parere: “Top è una realtà importante, promossa da scienziati di fama internazionale che ha la potenzialità di rivoluzionare i metodi di ricerca di nuovi farmaci e lo studio degli effetti di sostanze tossiche sull'uomo”. Il fondo Next ha investito 1 milione di euro di nuovo capitale “a fronte di una partecipazione di minoranza qualificata, dando un segnale concreto a sostengo delle nuove imprese biotecnologiche che in Italia, e in particolare in Lombardia”.
Redazione MolecularLab.it (27/09/2007)
Importanza del settore biotecnologico in Italia
Il settore biotech in Italia è molto importante ma fatica a trovare i fondi, ma la Lombardia punta molto su questo settore
Emma Bonino si è schierata a difesa del settore biotecnologico italiano: “Sono necessarie forme di aggregazione, di consorzio. Bisogna unire i servizi, mettere in comune ad esempio la parte logistica o promozionale. Nessuno da solo può raggiungere risultati competitivi sulla scena internazionale”. Secondo i dati del rapporto “Biotecnologie in Italia 2007” (di Blossom Associati) il settore biotech è un settore importante. E' costituito da 22 imprese operative (di cui il 76% sono piccole) che occupa più di 14.000 addetti e che fa registrare ogni anno oltre 4 miliardi di euro di fatturato e 1,2 miliardi di euro di investimenti in Ricerca e Sviluppo. Ed è proprio negli investimenti che il settore biotech incontra i maggiori ostacoli. Vi è la difficoltà di trovare i fondi e anche nel tradurre in chiave imprenditoriale i risultati ottenuti dalla ricerca in laboratorio. Ed Emma Bonino dichiara che nella Finanziaria ci sarà poco spazio per la ricerca.
La Regione Lombardia invece punta molto sulle imprese biotecnologiche e lo fa attraverso Next (un fondo gestito da Finlombarda gestioni). L'Ultimo investimento riguarda Top, società nata nel 2006 come spin-off universitario, fondata da Adriana Maggi e Paolo Ciana dell’Università di Milano, che si occupa di sviluppare prodotti modificati geneticamente per favorire la ricerca dell’attività di nuovi farmaci e prodotti tossici presenti nell’ambiente o nella catena alimentare. La società quindi lavora sulla ricerca transgenica e sull'inserimento nel genoma degli animali di un gene che solo in presenza del farmaco o del composto in studio produce una proteina che può essere misurata. “L’idea che sta alla base di Top ha accompagnato la nostra ricerca per un lungo periodo. Basti pensare che la prima deposizione del brevetto risale al 2000 e che la pubblicazione sul nostro primo prototipo risale al 2001. Di recente, grazie alle numerose collaborazioni private e ai cambiamenti avvenuti nel mondo della diagnostica per l’analisi dell’immagine, il valore della nostra invenzione è apparso chiaro alla comunità scientifica e siamo riusciti a iniziare un percorso che cporterà allo sviluppo anche industriale di un prodotto nel quale crediamo moltissimo”. Alberto Trombetta, investment manager del fondo Next, condivide questo parere: “Top è una realtà importante, promossa da scienziati di fama internazionale che ha la potenzialità di rivoluzionare i metodi di ricerca di nuovi farmaci e lo studio degli effetti di sostanze tossiche sull'uomo”. Il fondo Next ha investito 1 milione di euro di nuovo capitale “a fronte di una partecipazione di minoranza qualificata, dando un segnale concreto a sostengo delle nuove imprese biotecnologiche che in Italia, e in particolare in Lombardia”.
Redazione MolecularLab.it (27/09/2007)
Re: Importanza del settore biotech in Italia
Ed è proprio negli investimenti che il settore biotech incontra i maggiori ostacoli. Vi è la difficoltà di trovare i fondi e anche nel tradurre in chiave imprenditoriale i risultati ottenuti dalla ricerca in laboratorio.
Il guaio è questo... che finché i nostri tirann.. ops, volevo dire politici, da bravi scaldapoltrone, non si decideranno a fare qualcosa di utile per il nostro (NON LORO) paese, e quindi per esempio investire nella Ricerca, la cosa non si smuoverà... Conosco veramente poche persone che riescono a portare avanti l'attività di ricerca qua.. La maggior parte fanno riferimento all'estero.. A paesi dove trapela uno spiraglio di luce.
Qua, signori, la faccenda è sempre più buia e fosca.
Credo fermamente che la ricerca sia un punto dolente del nostro Stato... ma il miglioramento della sua condizione, necessita di processi ben più basilari di innovazione.
Il bel paese ha bisogno di una rivoluzione!
L
PedoLuke-
Numero di messaggi : 25
Età : 37
Localizzazione : Arezzo
Occupazione : Inattivo frenetico
Stile : Nedo
Data d'iscrizione : 01.10.07
Re: Importanza del settore biotech in Italia
PedoLuke ha scritto:Ed è proprio negli investimenti che il settore biotech incontra i maggiori ostacoli. Vi è la difficoltà di trovare i fondi e anche nel tradurre in chiave imprenditoriale i risultati ottenuti dalla ricerca in laboratorio.
Il guaio è questo... che finché i nostri tirann.. ops, volevo dire politici, da bravi scaldapoltrone, non si decideranno a fare qualcosa di utile per il nostro (NON LORO) paese, e quindi per esempio investire nella Ricerca, la cosa non si smuoverà... Conosco veramente poche persone che riescono a portare avanti l'attività di ricerca qua.. La maggior parte fanno riferimento all'estero.. A paesi dove trapela uno spiraglio di luce.
Qua, signori, la faccenda è sempre più buia e fosca.
Credo fermamente che la ricerca sia un punto dolente del nostro Stato... ma il miglioramento della sua condizione, necessita di processi ben più basilari di innovazione.
Il bel paese ha bisogno di una rivoluzione!
L
parole sante pedoluke!
gabriele-
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